In questa guida spieghiamo cosa è meglio scegliere tra umidificatore e deumidificatore in base alle proprie esigenze.
I sistemi di monitoraggio e regolazione della qualità dell’aria come umidificatori e deumidificatori sono fortunatamente sempre più presenti nelle abitazioni e negli uffici, garantendo a famiglie e lavoratori un livello di benessere superiore rispetto al passato. Sono infatti sempre di più gli studi specialistici che mettono in evidenza il ruolo centrale del livello di umidità presente negli ambienti, in quanto esso può incidere in modo rilevante sulla temperatura, ma anche salute delle vie respiratorie, sulla capacità di concentrazione e sul benessere della pelle.
Se è la prima volta che ti confronti con la questione dell’umidità tuttavia, magari perché hai appena preso casa o perché hai aperto un nuovo studio, è molto probabile che ti trovi di fronte ad un dubbio: umidificatore o deumidificatore? A cosa serve ciascuno di questi dispositivi e quanto può realmente fare la differenza nel miglioramento dell’aria degli ambienti interni? In questa guida ti aiuteremo a scoprire tutte le funzioni specifiche e le caratteristiche sia dell’umidificatore che del deumidificatore, in quanto a seconda di varie situazioni e condizioni possono risultare più o meno utili, sia per risolvere problemi pericolosi come quello della muffa, sia per aiutarti ad eliminare le conseguenze dell’aria secca.
Differenze tra Umidificatore e Deumidificatore
Molto spesso sulle vetrine dei negozi online o sugli scaffali di quelli fisici ci troviamo a dover confrontare tra loro prodotti molto simili esternamente, ma dalle funzioni decisamente diverse. Se stai leggendo questo articolo, potrebbe addirittura esserti capitato di aver cercato un umidificatore ed esserti trovato per le mani un deumidificatore, trovandoti costretto ad effettuare un reso.
Ciò è accaduto perché nonostante le funzioni di ciascun prodotto siano finalizzate ad ottenere risultati agli antipodi, il loro nome è molto simile. Ma andiamo con ordine e facciamo chiarezza una volta per tutte.
Il deumidificatore serve per rendere l’aria più secca. Il prefisso “de” inserito nella parola prima del sostantivo “umidificatore” significa infatti “ridurre”, “rendere minore”, e come è facile intuire, si riferisce alla possibilità di rendere minore l’umidità presente nella stanza, facendola tornare a livelli ottimali e prelevando le particelle d’acqua direttamente dall’aria circostante.
É quindi chiaro lo scopo per il quale nasca un umidificatore: donare maggiore umidità all’aria, emettendo vapore acqueo nella stanza. Ora che la distinzione principale tra i due dispositivi è chiara, passiamo all’analisi più approfondita delle funzioni e delle caratteristiche di ciascuno, non prima però di aver capito quali siano i livelli di umidità dell’aria ritenuti sicuri dalla comunità scientifica.
I livelli ottimali di umidità dell’aria
Un’abitazione o un ufficio le cui stanze rivelino la presenza di aria troppo secca o troppo umida non rappresentano luoghi sicuri nei quali vivere o lavorare. Ma quali sono i valori di umidità considerati salutari? Secondo l’opinione degli esperti, un ambiente chiuso che voglia definirsi salubre e sicuro per la salute di chi lo abita dovrebbe presentare un’umidità compresa tra il 40% e il 60%.
Naturalmente, questi valori sono sottoposti in seguito a diversi fattori a variazioni non sempre facili da prevenire, e pertanto devono essere costantemente monitorati.
Uno strumento ideale per poter compiere questa valutazione è l’igrometro, un dispositivo elettronico facilmente acquistabile online e molto spesso simile alle classiche sveglie digitali, talvolta già integrato nei termometri. Esso, grazie ad un particolare insieme di rilevatori, è capace di mostrare all’utente il tasso di umidità presente sia all’interno che all’esterno di un ambiente.
Ecco quindi che dopo aver stabilito che un ambiente sia troppo secco o troppo umido, potrai facilmente correre ai ripari dotandoti di un umidificatore o di un deumidificatore.
Quando Serve un Umidificatore
Se per via di un insieme di fattori ambientali (vita in alta quota, in zone naturalmente secche o fredde; mancato scambio delle mura con l’esterno o aerazione inadeguata) ti trovi a dover respirare aria troppo secca, l’uso di un umidificatore può aiutarti a non subire conseguenze dannose per la tua salute, preservando il benessere di naso, gola, occhi e pelle.
Gli umidificatori infatti sono spesso economici, facili da trovare nei negozi, e nella maggior parte dei casi anche leggeri, facili da montare e soprattutto “smart”, ovvero controllabili a distanza con lo smartphone e le applicazioni dedicate.
Il loro funzionamento è variabile, ma molto spesso si basa sull’emissione di acqua nell’atmosfera tramite evaporazione o ventilazione. Alcuni di essi funzionano a caldo, e pertanto sono consigliati se in casa ti trovi a combattere contro le temperature rigide. Per renderli funzionanti, quasi sempre dovrai riempire manualmente il loro serbatoio con acqua, collegandoli alla corrente.
Tra i modelli di umidificatore più all’avanguardia troviamo poi quelli a infrarossi, molto silenziosi ed efficienti in termini di resa per metro quadro.
Infine, esistono anche umidificatori capaci di purificare l’aria dalla presenza di batteri, grazie all’emissione di raggi UV.
Di norma, i prodotti commerciali presentano serbatoio sufficientemente capienti per garantire un innalzamento dell’umidità di circa il 10-20% di stanze di grandezza compresa tra gli 8 e i 30 metri quadri.
Concludendo la nostra panoramica, possiamo dire che gli umidificatori sono ottimi alleati per vivere meglio in ambienti secchi e freddi, e che essi richiedono un consumo energetico davvero minimo.
Per far sì che l’aria sia sempre pulita però, il consiglio è di utilizzare sempre acqua distillata, e di procedere alla pulizia dell’umidificatore ogni 3-5 giorni, sciacquando per bene il serbatoio.
Quando Serve un Deumidificatore
Se il problema degli ambienti di casa o di lavoro è quello di un’eccessiva umidità, il discorso cambia. Quando l’aria si fa pesante e respirare diventa difficile, quasi certamente ti trovi a doverti confrontare con livelli di umidità superiori al 60%.
Nella maggior parte dei casi è l’estate a portare con s’è un’aria così satura, ma come forse già saprai sono molto frequenti i casi di cantine e sotterranei umidi e allo stesso tempo freddi. Per far sì che le particelle d’acqua in eccesso presenti nell’aria vengano eliminate al di là della temperatura presente, il consiglio è di procurarti subito un deumidificatore.
Grazie a questo elettrodomestico dal semplice funzionamento ma dalle mille potenzialità, potrai infatti catturare l’acqua andando ad eliminare o ridurre in modo significativo la formazione di muffe e accumuli di batteri sulle superfici e sulle pareti.
Di deumidificatori ne esistono di varie tipologie, anche se i più popolari sono quelli che funzionano per condensazione o per assorbimento (o essiccazione). Entrambi i modelli presentano vantaggi e svantaggi, ma in generale riescono a ridurre la percentuale di umidità del 10 o 20% senza consumare
corrente in modo eccessivo e potendo essere programmati a distanza o per mezzo di timer integrati. Le loro dimensioni sono spesso contenute e richiedono in base ad una maggiore o minore capienza svuotamenti del serbatoio di raccolta dell’acqua più o meno frequenti. Naturalmente esistono anche deumidificatori fissi, solitamente integrati nei comuni condizionatori a parete, ma si tratta di prodotti decisamente più costosi.
Meglio Umidificatore o Deumidificatore
Rispondere a questa domanda non richiede necessariamente una scelta radicale, che preveda l’esclusione di uno dei due dispositivi. Come visto, sia l’umidificatore che il deumidificatore hanno una funzione precisa all’interno degli ambienti, in entrambi i casi ideale per riportare i livelli di umidità nella norma e garantire una permanenza sicura a casa o in ufficio. Pertanto, più che eliminare una delle due opzioni, ti consigliamo di prendere seriamente in considerazione l’idea di dotarti di entrambi, soprattutto se abiti in una casa molto piccola o se vivi in zone particolarmente esposte a sbalzi termici elevati.