In questa guida spieghiamo come funziona un umidificatore e come usarlo al massimo delle sue possibilità. Si tratta di una questione importante, per via del fatto che in inverno l’aria in casa può diventare molto secca a causa dell’attivazione del riscaldamento. Risulta essere un rischio da evitare, in quanto questa situazione può causare molti problemi, dalle raucedini fino ad arrivare alle problematiche alla pelle.
Sapere come usare un umidificatore nel modo corretto, quindi, ti darà una mano d’aiuto non indifferente in queste circostanze. Ecco perché è il caso di andare direttamente al centro della questione.
Nella nostra guida su come scegliere un umidificatore abbiamo già detto che esistono tre diversi tipi di dispositivi. Risulta essere chiaro che il funzionamento dipende sempre e comunque dal tipo di modello e dal meccanismo che rende possibile la produzione di vapore acqueo. In realtà, i meccanismi che concretizzano la vaporizzazione dell’acqua possono essere ridotti a due, e si tratta di quelli a caldo e di quelli a freddo. Qui di seguito, dunque, approfondiremo entrambi per spiegarti chiaramente come funzionano.
Come Funziona l’Umidificatore a Caldo
Nel caso dei modelli di umidificatori a caldo, il vapore acqueo viene prodotto portando l’acqua allo stato di ebollizione. Questo viene reso possibile dall’attivazione di una resistenza elettrica o di una serie di diodi distribuiti all’interno della vasca con l’acqua, i quali vengono appunto riscaldati portando questa in temperatura. Si tratta di un sistema che ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi contro.
Da un lato il vapore, per via delle alte temperature, viene sterilizzato e dunque giunge nell’aria in totale sicurezza per gli abitanti. Dall’altro lato, però, questi modelli richiedono più tempo per potersi attivare e per produrre il vapore, insieme al fatto che consumano più acqua riducendo così l’autonomia del dispositivo. Un altro svantaggio è dato dal fatto che gli umidificatori a caldo possono comportare rischi di scottatura, e sono anche più rumorosi. Si chiude però con un altro vantaggio, ovvero il fatto che il loro sistema consente di vaporizzare nell’ambiente anche un olio essenziale.
Come Funziona l’Umidificatore a Freddo
A questo punto ti starai chiedendo anche come funziona un umidificatore a freddo, e qui la situazione si fa più complessa. Soprattutto se si parla dei vaporizzatori con sistema a ultrasuoni, i quali funzionano mediante un meccanismo che produce delle vibrazioni, differenti quindi dagli umidificatori a caldo. Grazie a questo sistema, l’acqua viene trasformata in particelle molto fini di vapore, il tutto senza dovere sfruttare il calore, dunque a freddo. Anche qui si trovano pro e contro di questa scelta, come il fatto che questi dispositivi funzionano solo con acqua distillata, e non danno la possibilità di vaporizzare le essenze. Di contro, sono ottimi dispositivi per chi vorrebbe una soluzione silenziosa per la notte, e in grado di possedere un’autonomia superiore.
Un altro vantaggio di questi umidificatori è il fatto che, essendo freddi, non causano rischi di ustioni e quindi possono essere tranquillamente lasciati anche nelle stanze dei bambini. In secondo luogo posseggono un raggio d’azione superiore, ma a fronte di un prezzo più alto rispetto agli umidificatori a caldo. Prima di procedere, è il caso di specificare che esiste anche un secondo tipo di umidificatore a freddo, il ventilatore umidificatore, che funziona per merito di un sistema a ventola. Di fatto, questa ventola aspira l’aria della stanza, la fa passare attraverso un filtro umido, e la espelle arricchendola di microparticelle di acqua. Una buona soluzione, perché depura anche l’aria, nonostante il filtro richieda una costante manutenzione.
Come Utilizzare un Umidificatore
Il corretto uso di un dispositivo di questo tipo parte sempre dallo studio delle caratteristiche del modello scelto. Per esempio, un umidificatore a freddo richiede l’impiego di acqua sterilizzata perché, essendo assente il calore, non sarà possibile eliminare i micro organismi presenti nel liquido. Le contaminazioni da agenti di tipo biologico possono infatti causare problematiche come la febbre e le infiammazioni delle vie respiratorie, dunque è sempre il caso di stare attenti a questo elemento.
Inoltre emerge la necessità di procedere ad una manutenzione periodica del dispositivo, ad esempio sostituendo e detergendo i filtri, se presenti, o eliminando qualsiasi formazione di calcare all’interno della vasca. Il consiglio è di effettuare queste operazioni almeno due volte a settimana, soprattutto se fai un uso continuativo di questo elettrodomestico. In secondo luogo, noi ti suggeriamo di investire qualche minuto del tuo tempo per leggere il libretto di istruzioni, così da scoprire a cosa servono tutte le funzioni del tuo umidificatore.
Detto ciò, vogliamo salutarti ricordandoti che la poca umidità fa male, ma anche gli eccessi sono da evitare. In altre parole, occorre sempre evitare di superare una certa soglia di umidità negli ambienti domestici, la quale dovrebbe attestarsi intorno al 30% o 50%. In questo modo eviterai situazioni a rischio come la comparsa di muffa.