In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore umidificatore per piante.
Tutelare le piante in vaso è una pratica che richiede attenzione, costanza e precisione. Se da un lato esistono specie più “robuste”, capaci di sopportare anche lunghi periodi di siccità o di mancato rinvaso, dall’altro vi sono alberi e fiori molto più esigenti dal punto di vista delle cure.
Durante i mesi invernali poi, le cose si fanno ancora più complesse: fornire agli esemplari presenti in appartamento la giusta umidità è un risultato praticamente impossibile da raggiungere senza un buon umidificatore, in quanto con il riscaldamento sempre acceso (e spesso anche impostato su temperature eccessive) ficus, orchidee, Spathiphyllum, ma anche pothos e bromelie finiscono per patire non poco l’aria alla quale sono esposte.
Le piante che crescono in un’atmosfera troppo secca finiscono inevitabilmente per mostrare alcuni segni di sofferenza come foglie ingiallite, mancanza di vigore, terreno che asciuga troppo in fretta. Per evitare che ciò accada, è quindi necessario munirsi di un umidificatore per piante adeguato, che possa realmente modificare il tasso di umidità relativa nella stanza. Se ti sei già informato sui modelli presenti in commercio ma ti mancano ancora le conoscenze per decidere quale acquistare, rimani con noi. Nel corso della guida ti spiegheremo come scegliere un umidificatore per piante di qualità, andando ad analizzare tutte le caratteristiche fondamentali che ti aiutano a curare al meglio la salute delle tue piante tropicali.
Cosa Sono gli Umidificatori per le Piante
Quando parliamo di umidificatori per piante ci riferiamo a prodotti anche noti come umidificatori per ambienti. Questi oggetti sempre più tecnologicamente avanzati, sono contraddistinti da una struttura pressapoco standard, che prevede l’installazione di un serbatoio pieno d’acqua all’interno di un corpo macchina in cui è presente un motore o meccanismo di vaporizzazione basato su tecnologie variabili, come per esempio quelle a ultrasuoni, a riscaldamento, a ventola e così via. Per funzionare quindi, richiedono corrente elettrica.
Gli umidificatori per piante più popolari comunque consumano davvero poco, in quanto sono spesso quelli di piccole dimensioni,. Possono essere posizionati su davanzali o mobili proprio nei pressi dei vegetali. Si tratta quindi nel complesso di prodotti economici che spesso riescono a garantire un piccolo innalzamento totale dell’umidità nella stanza, sufficiente per garantire alle piante quel “respiro” di cui hanno tanto bisogno. Le forme di questi prodotti sono le più disparate, così come le capienze, la potenza, le possibili funzioni aggiuntive e la loro praticità in fase di pulizia e manutenzione. Per cominciare quindi, vediamo quali sono le tipologie di umidificatore per piante in base alle loro diverse tecnologie di funzionamento.
Tipologie di Umidificatori per Piante
Tra i vari prodotti presenti in commercio, spiccano per popolarità queste tipologie di umidificatori per piante, anche conosciuti come umidificatori portatili:
–Umidificatori a ultrasuoni, in assoluto tra i più apprezzati, efficienti e tecnologicamente avanzati. Questi dispositivi sono capaci di alzare l’umidità di una stanza del 20-30% senza emettere rumore e richiedendo davvero poca manutenzione. Sono disponibili in varie misure e si basano sul processo di oscillazione dell’acqua generata dagli ultrasuoni, i quali trasmettono le vibrazioni ad un elemento in ceramica che vibrando molto velocemente rompe le particelle d’acqua in elementi ancora più piccoli, emettendo così vapore acqueo.
-Umidificatori a evaporazione, la forma più primordiale e meno efficiente di umidificatore per piante, ma anche una delle più economiche. Questo prodotto si basa sulla presenza di un filtro posizionato al suo interno, che viene bagnato dall’acqua del serbatoio ed esposto al soffio di una ventola. Viene quindi facile capire che questi umidificatori sono anche rumorosi, e che per continuare a funzionare al meglio richiedono anche una frequente pulizia del filtro, troppo spesso pieno di polvere;
-Umidificatori per piante a nebbia fredda, molto diffusi e pratici. Sono prodotti economici che sfruttano un principio di rottura meccanica delle particelle d’acqua, le quali vengono poi emesse nell’atmosfera a temperatura ambiente.
-Umidificatori per piante a nebbia calda, o a ebollizione, che producono vapore acqueo riscaldando il serbatoio d’acqua presente al loro interno. Si tratta dei prodotti meno vantaggiosi dal punto di vista dei consumi, i quali possono però contribuire a riscaldare leggermente l’atmosfera circostante. Fatto non secondario, questi umidificatori per piante hanno anche il potere di purificare l’aria da gran parte dei batteri presenti. Chiaramente, sono meno indicati d’estate.
Come Scegliere l’Umidificatore per Piante
Se vuoi donare alle tue piante tropicali da interno un’atmosfera sufficientemente umida, dovrai riuscire a raggiungere all’interno delle stanze un tasso di umidità relativa del 60 o 70%. Si tratta di una valore piuttosto elevato, soprattutto considerando che in alcune abitazioni esso può scendere fino a toccare livelli minimi come il 20 o 30%. Per evitare di buttarti a capofitto sul primo umidificatore che passa al convento (magari perché è carino e si adatta bene all’arredamento della stanza!) ti consigliamo quindi di verificare uno ad uno gli aspetti elencati in questo paragrafo, ovvero quelli che riteniamo essenziali per un’umidificazione efficace e costante.
Potenza
Il primo aspetto da considerare nella scelta di un umidificatore per piante è la sua potenza. Questo valore, solitamente espresso in Watt, consente rapidamente di capire quanto vapore all’ora può produrre l’umidificatore, aiutando al contempo a scoprire la superficie della stanza compatibile.
Generalmente, gli umidificatori per piante sono suddivisi in fasce di potenza da 20, 30 o 40 Watt. Mentre i primi si adattano a stanze dalla superficie non superiore ai 10 metri quadri, i più potenti possono umidificare in modo soddisfacente ambienti fino a 20 metri quadri. Ricorda però che anche l’altezza dei soffitti è un parametro da tenere a mente per il conteggio.
Un ulteriore valore utile per capire quanto sia potente un prodotto è il millilitro/ora. I prodotti più performanti sono quelli capaci di sprigionare almeno 500 ml/h
Capacità del serbatoio
Anche la quantità di acqua che potrai inserire nel serbatoio è un aspetto importante da considerare. Tendenzialmente infatti, più capiente sarà la vaschetta dell’acqua minori saranno le volte in cui dovrai tornare a riempirla. Prodotti performanti possono contenere fino a 6 litri, garantendoti prestazioni costanti per 8-12 ore.
Autonomia
Si tratta di un aspetto strettamente collegato ai precedenti. In genere ti conviene scegliere sempre tenendo a mente la durata, e qui è possibile farti un paio di esempi concreti. Un umidificatore a ultrasuoni, con capacità da 4 litri, può durare dalle 12 alle 15 ore. Un umidificatore a ebollizione con la medesima capacità in litri dura meno, dalle 9 alle 11 ore.
Funzionalità
Questo paragrafo è dedicato alla descrizione di tutte le possibili funzionalità integrate che rendono un umidificatore per piante più comodo, autonomo ed efficiente. Se hai un budget medio alto, ti consigliamo di optare per prodotti che siano in grado di farti controllare manualmente l’intensità del getto di vapore, le tempistiche e che ti avvisino quando il serbatoio è vuoto. Inoltre, prodotti di fascia alta sono anche dotati di sistema di auto-spegnimento, che si attiva quando manca acqua all’interno del prodotto.
Molto comoda ove presente la funzione timer, che ti permette di scegliere quanto deve durare il ciclo di umidificazione.
Se sei appassionato della tecnologia sappi che esistono numerosi modelli dotati di controllo remoto con applicazione mobile, perfetti per essere azionati anche a distanza.
In fatto di efficienza e risparmio infine non farti scappare i prodotti con igrometro integrato, che misurando il livello di umidità presente nell’aria si spengono automaticamente una volta raggiunti i valori preimpostati.
In certi dispositivi è possibile impostare una modalità per la notte, con una luce soffusa e con l’attivazione di un silenziatore. Solitamente il livello di rumorosità può andare dai 20 ai 40 dB.
Qualità dei materiali e manutenzione
Prima di completare l’acquisto controlla anche che a livello generale l’umidificatore si presenti bene, sia dotato di piedini antiscivolo e di una struttura solida, realizzata con plastiche di qualità. Anche la conformazione, il luogo in cui è posizionato il serbatoio e la quantità di componenti sono indicatori da tenere a mente, in quanto ti aiutano a capire quanto sarà facile pulire il prodotto.
La scelta di un buon umidificatore per piante richiede qualche accortezza, ma può essere facilmente effettuata seguendo le regole che ti abbiamo indicato nella guida. Speriamo che grazie ai nostri consigli troverai il prodotto che fa per te, così da offrire alle tue piante un’aria più umida e salutare il prima possibile.
Umidificatori per Piante più Venduti
Per concludere proponiamo una lista degli umidificatori per piante più venduti online con i relativi prezzi.